La salute mentale: cos’è e perché è importante

La salute mentale è uno stato di equilibrio psico-emotivo totale. Essa non riguarda solamente la sfera mentale ed emotiva, ma anche quella fisica e sociale. Infatti, corpo e mente vanno di pari passo quando si parla di salute, perché senza la prima manca la seconda e viceversa.

Spesso si commette l’errore di associare la salute all’assenza di malattie, di infermità o di disagi particolari. Invece si tratta di una vera e propria armonia, di un benessere generale del nostro corpo, della nostra mente e del nostro “spirito” sociale.

È importante parlare di salute mentale perché, secondo molti, rappresenta ancora un dogma. Ne è un esempio la paura e l’angoscia infondata che molti provano nei confronti della psicoanalisi. 

La sofferenza emotiva e mentale spesso porta chi ne soffre ad andare avanti silenziosamente, preferendo camuffare i propri sentimenti piuttosto che parlarne ed esorcizzarli.

I propri problemi, se ignorati, possono risultare invalidanti sul lungo periodo. Possono generare malessere e disturbi in grado di influenzare in negativo la nostra vita. 

La soluzione però c’è. Basta superare l’ostacolo della paura della vulnerabilità e saper chiedere aiuto, perché qualsiasi disagio psico-emotivo può essere gestito e curato.

Cosa influenza la salute mentale?

Godere di una buona salute mentale permette di vivere la vita in modo positivo. Di fatto, stare bene con se stessi ha un impatto significativo generale sulla maggior parte delle attività quotidiane che svolgiamo:

  • avere una buona salute mentale abbassa i livelli di stress e garantisce relazioni sociali positive;
  • avere una buona salute mentale ci permette di sfruttare al meglio le nostre risorse e il nostro potenziale;
  • avere una buona salute mentale assicura anche una buona salute fisica. Infatti, degli studi hanno dimostrato che le persone con una buona salute mentale hanno meno rischio di contrarre infarti e ictus.

Al contrario, una cattiva salute mentale è spesso caratterizzata da stress, disturbi del sonno e uso di sostanze.

Quali sono i fattori che contribuiscono ad un peggioramento?

Ovviamente, lo stato di salute mentale può cambiare nel tempo per mezzo di alcuni fattori in grado di influenzarci. Questi ultimi, come potremmo facilmente ipotizzare, sono molti e, come già detto, di diversa natura. Per l’appunto, tali fattori possono essere di tipo psico-fisico, sociale, culturale o addirittura economico.

Ad esempio, la salute mentale può essere condizionata dalla fine di una relazione, da un lutto, dal troppo lavoro, dalle difficoltà economiche e tanto altro.

In generale, ciò che può intaccare il nostro equilibrio emotivo è:

  • Soddisfazione: si intende quanto si è soddisfatti della propria vita; in particolare del proprio lavoro, della cerchia di amici, della propria situazione familiare, della propria autonomia, del proprio tempo libero.
  • Resilienza: consiste nella capacità di superare gli ostacoli durante il percorso; ognuno di noi davanti alle avversità reagisce in un modo. Coloro che le affrontano in modo positivo sono anche quelle che hanno una buona consapevolezza di sé e hanno stima dei propri mezzi.
  • Supporto: la socializzazione è importante in qualsiasi sfera dell’essere umano, e nella salute forse occupa uno dei primi posti. Infatti, per ognuno di noi è importante avere qualcuno di cui potersi fidare, qualcuno che sia presente per noi, che sia un familiare o un amico. È provato che la solitudine e l’assenza di supporto sociale, causati, ad esempio, da un trasloco, da un divorzio o da avversità generali provocano spesso importanti cambiamenti nell’equilibrio emotivo individuale. Perciò è importante coltivare le relazioni, non per forza in quantità, bensì in qualità.
  • Rigidità: avere grandi aspettative spesso può risultare un coltello a doppio taglio. Essere troppo rigidi con se stessi genera stress. La cosa migliore da fare è vivere le esperienze quotidiane come vengono, senza cercare di controllare il flusso degli eventi. È fondamentale non precludersi la possibilità di sperimentare nuove emozioni, piuttosto che soffocarle per paura dell’inadeguatezza. 
  • Discriminazione: un altro fattore che provoca peggioramenti della salute mentale è la discriminazione, che può essere subita a causa dell’età, della razza, dell’etnia, dell’orientamento sessuale, della disabilità o dell’identità di genere. Queste disparità di trattamento possono facilmente provocare depressione e ansia sociale.
  • Traumi: anche le esperienze traumatiche possono risultare un elemento di peso quando si parla di equilibrio emotivo.
  • Storia familiare: può capitare che un disturbo comportamentale o psicologico abbia le sue radici nel sistema familiare. Degli studi, infatti, dimostrano come un’importante varietà di malattie mentali siano comuni tra i membri di uno stesso nucleo familiare. Ne sono un esempio il disturbo da deficit di attenzione/iperattività (ADHD), il bipolarismo e la schizofrenia.
  • Condizioni mediche: molte malattie sono in grado di modificare la salute mentale di un individuo. Molto spesso, chi soffre di malattie croniche soffre per la propria condizione e a risentirne, oltre al corpo, è, appunto, la mente.
  • Autostima: avere poca stima di se stessi provoca uno svalutamento della propria persona. La bassa considerazione di se stessi altera il giudizio riguardo alla personalità e alle caratteristiche fisiche e impedisce di avere relazioni sociali adeguatamente profonde.

Quali sono i disturbi più frequenti?

I disturbi mentali possono assumere varie forme e di diversa gravità. Quelli più comuni e frequenti sono:

  • Depressione: caratterizzata da una profonda tristezza, perdita di interesse o piacere nelle attività quotidiane, affaticamento, cambiamenti nell’appetito e del sonno e pensieri suicidi o autodistruttivi.
  • Ansia: questi comprendono disturbo d’ansia generalizzata, attacchi di panico, fobie specifiche, disturbo ossessivo-compulsivo (DOC) e disturbo da stress post-traumatico (PTSD). L’ansia e la paura eccessiva sono sintomi comuni in tutti questi disturbi.
  • Bipolarismo: trattasi di disturbo bipolare di tipo I e II, caratterizzati da oscillazioni estreme dell’umore tra episodi di mania (euforia) e depressione.
  • Dipendenze: come l’abuso o la dipendenza da alcol, droghe o altre sostanze psicoattive.
  • Schizofrenia: la schizofrenia è caratterizzata da disturbi del pensiero, allucinazioni, deliri, discorsi e comportamenti disorganizzati. Può causare una significativa disabilità nelle funzioni quotidiane.
  • Disturbi dell’alimentazione: includono anoressia nervosa, bulimia nervosa e disturbo da alimentazione incontrollata (binge eating disorder). Coinvolgono preoccupazioni e comportamenti legati all’alimentazione e all’immagine corporea.
  • Disturbi dell’attenzione e dell’iperattività (ADHD): questi sono più comuni nell’infanzia, ma possono persistere in età adulta. Comprendono difficoltà nell’attenzione, nell’impulsività e nell’iperattività.
  • Disturbi del sonno: includono insonnia, apnea del sonno, narcolessia e disturbi del ritmo circadiano.
  • Disturbi della personalità: comprendono il disturbo borderline di personalità, il disturbo antisociale di personalità e altri disturbi che influenzano la modalità di percezione e interazione con il mondo.

Quali sono i campanelli d’allarme?

Non sempre è facile rendersi conto della propria sofferenza psicologica ed emotiva. È quindi importante saper riconoscere i segnali di malessere che, col tempo, risultano essere veri e propri campanelli d’allarme.

A grandi linee, ci sono alcuni comportamenti anomali che possono suggerire e segnalare l’inizio o la presenza di un problema relativo alla propria salute mentale:

  • Problemi del sonno: come dormire troppo (ipersonnia) o troppo poco (insonnia).
  • Cambiamenti drastici d’umore.
  • Isolamento sociale: evitare amici, familiari e attività sociali è un segnale che potrebbe indicare problemi di salute mentale, come depressione o ansia.
  • Cambiamenti nell’appetito e nel peso: avere un appetito eccessivo o perdita di interesse per il cibo possono essere sintomi di depressione o altri disturbi alimentari.
  • Aumento dell’uso di sostanze: l’abuso di alcol, droghe o farmaci può risultare un modo per far fronte ai problemi di salute mentale. Al contrario, può aggravare la situazione.
  • Difficoltà nella concentrazione: la difficoltà a concentrarsi o prendere decisioni può essere un altro segnale.
  • Pensieri suicidi: avere pensieri di suicidio o autolesionismo è un campanello d’allarme critico. In questo caso, è fondamentale cercare assistenza immediata da parte di un professionista.
  • Cambiamento di comportamenti e abitudini: grandi cambiamenti nei comportamenti e nelle abitudini, come la perdita di interesse per attività piacevoli o la mancanza di igiene personale, possono indicare un problema di salute mentale.
  • Sintomi fisici senza cause mediche evidenti: il dolore fisico persistente o altri sintomi fisici senza una causa medica chiara potrebbero essere legati a problemi di salute mentale, come il disturbo d’ansia somatizzata.

Cosa fare per migliorare il proprio benessere psico-fisico

Se riscontri più sintomi tra quelli elencati, non aver paura. Il modo e il tempo per reagire positivamente ci sono. 

Ecco alcuni suggerimenti importanti su come rimanere mentalmente sano.

Alimentazione equilibrata

Una dieta sana e bilanciata può influenzare positivamente il tuo stato d’animo e la tua salute mentale. Cerca di consumare cibi ricchi di nutrienti come frutta, verdura, proteine magre e cereali integrali. 

Infatti, alcuni nutrienti, come gli omega-3, sono noti per avere benefici per la salute mentale. Mangiare cibi freschi e integrali può aiutare a mantenere stabile il tuo umore e la tua energia.

Attività fisica

L’esercizio fisico regolare è uno dei modi più efficaci per ridurre lo stress, migliorare l’umore e promuovere la salute mentale. Cerca di integrare l’attività fisica nella tua routine quotidiana.

Fare sport permette al tuo corpo di rilasciare endorfine, sostanze chimiche nel cervello che migliorano l’umore, e di ridurre gli ormoni dello stress

Anche una breve passeggiata può fare la differenza. Trova un’attività fisica che ti piace per incoraggiarti a farla regolarmente.

Sonno di qualità

Il sonno è essenziale per il recupero mentale ed emotivo. Cerca di mantenere una routine di sonno regolare e di ottenere almeno 7-9 ore di sonno a notte.

Durante il sonno, il cervello elabora le emozioni e si ricarica. È importante, quindi, mantenere una routine di sonno regolare e creare un ambiente confortevole dove poter dormire. Un consiglio è quello di evitare, per quanto possibile, l’utilizzo di dispositivi digitali prima di coricarsi.

Salute mentale

Gestione dello stress

Impara tecniche di gestione dello stress come la meditazione, la respirazione profonda, lo yoga o la mindfulness. Queste pratiche possono aiutarti a rilassarti e a ridurre l’ansia.

Questo tipo di attività del benessere aiutano a gestire le pressioni quotidiane in modo sano e continuativo.

Socializzazione

Mantenere connessioni sociali significative con amici e familiari può contribuire al tuo benessere emotivo. Cerca di trascorrere del tempo di qualità con le persone che ti sostengono e che ti fanno sentire bene.

Una validissima alternativa è la terapia di gruppo, che è molto utile per ridurre lo stress e può aiutare chi soffre di disturbi alimentari.

Salute mentale

Imparare a dire no

Impara a stabilire limiti e a dire no quando è necessario. Non sovraccaricarti di impegni o responsabilità quando non è necessario. Avere questa buona abitudine permette di ridurre i livelli di ansia e stress, dovuti generalmente all’eccessiva quantità di attività quotidiane.

Tempo libero per te stesso

Dedica del tempo a te stesso per fare le cose che ti piacciono. Coltiva hobby, passioni o interessi che ti rendono felice e rilassato.

Questo può aiutarti a goderti le tue passioni e a ricaricare le energie.

Non è necessario essere in compagnia. È bene anche imparare a vivere soli con se stessi. Perché stare bene da soli e amare se stessi vuol dire essere in grado di amare e stare bene con gli altri.

Cura di sè

Prenditi cura del tuo corpo e della tua mente. Ciò include l’igiene personale, la cura della pelle e altre pratiche che ti fanno sentire bene con te stesso.

Prendersi cura del proprio corpo e dell’aspetto fisico può aumentare l’autostima e il benessere mentale generale.

Uso eccessivo dei dispositivi digitali

Trascorrere troppo tempo davanti agli schermi può influire negativamente sulla salute mentale. Cerca di stabilire limiti nell’uso dei dispositivi e di dedicare tempo a interazioni faccia a faccia.

Il tempo passato davanti al telefono, al tablet o al computer può contribuire all’aumento dello stress e dell’ansia. Una buona abitudine è prendere pause regolari dai dispositivi digitali.

Un ottimo metodo per farlo può essere quello di stabilire un limite di tempo d’uso attraverso le impostazioni dello smartphone.

Cercare aiuto da professionisti

Se stai lottando con problemi di salute mentale, non esitare a cercare aiuto da un professionista della salute mentale. La terapia o la consulenza possono essere strumenti efficaci per affrontare tali sfide e per gestire meglio i problemi.

Riflettere sulla gratitudine

Prenditi del tempo ogni giorno per riflettere su ciò per cui sei grato. Questa pratica può aumentare il tuo benessere emotivo. Questa abitudine può migliorare l’ottimismo. Un consiglio è tenere un diario della gratitudine per annotare le cose positive nella tua vita.

Avere una routine

Avere una routine quotidiana strutturata può darti un senso di stabilità e controllo nella tua vita. Questo è particolarmente importante quando ci si sente sopraffatti.

Un consiglio può essere quello di annotare impegni, appuntamenti e obiettivi per avere la mente libera e organizzata.

Evitare l’isolamento

Se ti senti isolato o solo, cerca di raggiungere amici, familiari o gruppi di supporto. L’isolamento può peggiorare la salute mentale. Può essere significativo anche il contatto virtuale. L’importante è percepire la vicinanza.

Limitare l’uso di sostanze

L’abuso di sostanze può avere gravi conseguenze sulla salute mentale. Se hai problemi di dipendenza, cerca aiuto specializzato. L’assunzione di alcol, fumo e droghe, infatti, aumenta i livelli di stress, ansia e depressione.

Stabilire obiettivi realistici

Imposta obiettivi che siano realistici e raggiungibili. Questo può darti un senso di realizzazione e soddisfazione. Stabilire obiettivi di difficile raggiungimento e avere aspettative troppo alte porta, la maggior parte delle volte, a dover fare i conti con il fallimento. E questo non è sicuramente positivo per il proprio equilibrio emotivo.

Cosa fare per ricevere aiuto

È dimostrato che l’intervento specialistico precoce nei casi di disturbi mentali evita spesso la cronicizzazione degli stessi. È quindi indubbio che rivolgersi a dei professionisti sia più che una buona idea.

Ci sono due modi per chiedere aiuto a degli specialisti:

  • Il primo modo consiste nell’usufruire della convenzione con il Sistema Sanitario Nazionale e rivolgersi al proprio medico curante, il quale valuterà la condizione del paziente e lo reindirizzerà verso lo specialista più adeguato, convenzionato con il SSN.
  • Il secondo modo è quello di farsi carico della totalità del prezzo delle sedute e rivolgersi ad un professionista privato, non convenzionato con il Sistema Sanitario Nazionale.

Spesso capita che entrambi i metodi abbiano come minimo comune multiplo il coinvolgimento del proprio medico curante, il quale potrà orientare il paziente verso professionisti privati o convenzionati.

Quali sono i professionisti che si occupano di salute mentale?

I professionisti che si occupano della risoluzione dei disturbi legati alla salute mentale e al benessere psicologico sono molteplici

La scelta dello specialista dipende spesso dalla natura del problema e dalle preferenze personali del paziente. In molti casi, il trattamento della salute mentale può essere efficace quando viene fornito da una squadra multidisciplinare che comprende diversi tipi di professionisti.

Vediamo insieme chi sono.

Lo psicologo

Lo psicologo è un professionista della salute mentale che fornisce terapia e consulenza per una vasta gamma di problemi emotivi, comportamentali e psicologici. Può avere specializzazioni come la terapia cognitivo-comportamentale, la terapia psicodinamica o la terapia familiare.

Il suo percorso educativo dura cinque anni, più uno da tirocinante. Precisiamo, però, che lo psicologo non ha il potere di prescrivere farmaci. Egli si occupa della prevenzione, della diagnosi, del sostegno e della consulenza psicologica.

Lo psicoterapeuta

In seguito al percorso di formazione, lo psicologo può decidere di specializzarsi in psicoterapia e acquisire il titolo, appunto, di psicoterapeuta.

Questi professionisti sono addestrati in diverse modalità di terapia e si concentrano sulla fornitura di trattamenti basati sulla parola per aiutare le persone a superare patologie psicologiche.

Il neuropsicologo

Un neuropsicologo è un professionista della salute mentale specializzato nello studio delle relazioni tra il cervello e il comportamento umano. Questi professionisti si concentrano sull’analisi delle funzioni cognitive, emotive e comportamentali delle persone, esaminando come le lesioni cerebrali, le condizioni neurologiche o altri disturbi influenzino il funzionamento mentale.

Questo professionista si occupa della valutazione psicologica del paziente (attenzione, memoria, linguaggio, ecc.), della diagnosi e del trattamento, della consulenza e del supporto.

Lo psichiatra

Lo psichiatra è un tipo di medico specializzato nella diagnosi e nel trattamento dei disturbi mentali. Può prescrivere farmaci e offrire terapie mediche come la terapia farmacologica.

Il neurologo

Un neurologo è un medico specializzato nella diagnosi e nel trattamento delle malattie e dei disturbi del sistema nervoso, che comprende il cervello, il midollo spinale e i nervi periferici. Questi professionisti hanno una formazione medica approfondita e si concentrano sulla comprensione delle condizioni che colpiscono il sistema nervoso e sulle relative implicazioni cliniche.

Questo specialista si occupa della diagnosi, del trattamento e del monitoraggio del paziente. Essi possono collaborare con altri specialisti, come neurochirurghi, neuropsicologi e terapisti, per fornire una cura completa ai pazienti con problemi neurologici. La loro formazione medica avanzata li rende esperti nel gestire una vasta gamma di disturbi del sistema nervoso e nel contribuire a migliorare la qualità di vita dei pazienti affetti da tali condizioni.

Il medico generale

È molto importante, nelle fasi iniziali della presa di coscienza del paziente, rivolgersi al proprio medico di fiducia. 

Un medico generale, noto anche come medico di medicina generale o medico di famiglia, è un professionista medico che, spesso, rappresenta la prima risorsa a cui le persone si rivolgono quando hanno bisogno di assistenza medica. La loro formazione medica è ampia e comprende una vasta gamma di discipline mediche, il che li rende in grado di affrontare una varietà di problemi di salute.

Quando è necessario, questi medici possono indirizzare i pazienti a degli specialisti per una diagnosi o un trattamento più specifico.

Consulenti scolastici

In giovane età, è consigliabile anche rivolgersi ai consulenti scolastici, noti anche come counselor scolastici o psicologi scolastici. Essi sono professionisti specializzati nel fornire supporto e consulenza agli studenti, agli insegnanti e alle famiglie all’interno di un ambiente scolastico. Il loro ruolo principale è promuovere il benessere emotivo, sociale e accademico degli studenti.

Questi professionisti forniscono consulenza individuale o di gruppo agli studenti per aiutarli a gestire problemi personali, sociali o accademici. Questi problemi possono includere ansia, depressione, bullismo, conflitti tra pari, problemi familiari, scelte di carriera e altro ancora.

Lavorano per prevenire il disagio degli studenti attraverso programmi di prevenzione come educazione sulla salute mentale, prevenzione del bullismo e sensibilizzazione alle dipendenze. Quando si verificano situazioni di crisi o emergenze, intervengono per fornire supporto immediato.

Collaborano con le famiglie degli studenti per affrontare problemi legati all’educazione, alle dinamiche familiari o alle sfide personali dei loro figli. Possono anche fornire risorse e referenze a servizi esterni, come terapeuti o psicologi.

Insomma, i consulenti scolastici giocano un ruolo cruciale nell’ambiente educativo, contribuendo al benessere degli studenti e creando un ambiente di apprendimento più sano e supportivo. Il loro obiettivo principale è aiutare gli studenti a raggiungere il loro pieno potenziale, affrontando le sfide personali e accademiche che possono incontrare durante il loro percorso scolastico.

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