Quanto è difficile affidarsi ad un esperto quando si tratta della salute mentale? A differenza di quello che pensiamo, vi sono diverse resistenze e falsi miti che vengono associati alla psicologia e alla figura dello psicologo. Esploriamo insieme le possibili cause.
Quando devo rivolgermi ad uno psicologo?
A differenza di quello che possiamo pensare, ad oggi, la salute mentale non è ancora considerata un bisogno primario. Molte persone ritengono che sia inutile rivolgersi ad un professionista, pensando erroneamente, di poter risolvere i propri problemi da soli, senza richiedere aiuto.
La richiesta d’aiuto nasce, di solito, dalla necessità di risolvere un problema, ci si affida ad uno psicologo quando tali problematiche diventano difficili da gestire oppure quando si riscontrano disagi di natura clinica.
Il supporto psicologico genera benessere e consapevolezza per il paziente, dunque, le situazioni in cui bisogna chiedere aiuto possono essere molteplici: ansia, stress, attacchi di panico, blocco decisionale oppure problemi relazionali.
Vi sono diversi segnali che ci fanno capire che necessitiamo di un sopporto psicologico:
- I tuoi problemi non stanno migliorando
- Provi un forte senso di impotenza
- Ti preoccupi in modo eccessivo
- Riscontri una grande difficoltà nel concentrarti sugli incarichi lavorativi
- Compi delle azioni che danneggiano te stesso e gli altri
- Un forte senso di tristezza, prolungato nel tempo
Perché è così difficile andare dallo psicologo?
Andare dallo psicologo, ad oggi, risulta essere ancora un tabù. Nella maggior parte dei casi le persone fanno fatica ad esporsi a livello emotivo con un professionista, di fatto, chiedere aiuto ci fa sentire deboli.
Una delle prime cose che diciamo a noi stessi quando stiamo affrontando un periodo emotivamente complicato è ‘’ho tutto sotto controllo ‘’. Tendiamo a mascherare il dolore o il senso di disagio che accompagna la nostra vita, ci convinciamo che non sia niente di grave e che non abbiamo bisogno di nessuno.
Dunque, la persona che sta vivendo un forte senso di disagio e sconforto non riesce recarsi da un esperto. Purtroppo, nell’ambito psicologico sono presenti diversi pregiudizi e stereotipi.
Riesco a risolvere i miei problemi da solo/a
Si fa fatica ad accettare di aver bisogno di qualcuno, la maggior parte delle persone non riesce ad ammettere a sé stessi e agli altri di avere bisogno di sostegno. Richiedere un supporto psicologico ci fa sentire fragili, e si fa fatica ad ammetterlo. Numerose persone ritengono che le sedute psicologiche possano creare una sorta di dipendenza, non sapendo, che in terapia si lavora proprio sull’indipendenza e sulla realizzazione sociale e personale dell’individuo.
Cosa penseranno di me?
In molti sentono il peso del giudizio degli altri, nessuno vuole sentirsi debole e indifeso agli occhi degli altri.
Non ho bisogno di andare dallo psicologo perché non sono matto
Si è diffusa l’idea secondo la quale, dallo psicologo ci va solo chi sta veramente male. Quando si tratta della salute mentale, tendiamo a minimizzare, in questo modo non prendiamo in considerazione i primi segnali di malessere. Di fatto, ci si rivolge allo psicologo in casi di estrema difficoltà relazionali o disturbi di tipo clinico.
Non voglio raccontare le mie cose ad un estraneo
Durante la psicoterapia si affrontano i problemi legati alla sfera intima e personale del paziente. È difficile aprirsi e condividere determinate esperienze, pensieri dei quali di solito si evita di parlare. Durante la seduta ci si espone a livello emotivo, e per farlo, è richiesto un certo coraggio. Spesso i pazienti provano un senso di paura nei confronti della seduta, poiché, ci si ritaglia uno spazio dedicato a noi nel quale scopriamo nuovi elementi su di noi che risultano essere del tutto inaspettati. Di fatto, in terapia si scoprono cose di noi che non sapevamo.
Non trovo uno psicologo giusto che sia in grado di aiutarmi
La scelta dello psicologo risulta essere un elemento cruciale per un percorso di terapia. Si tratta di scegliere la persona alla quale affidarsi e alla quale chiedere aiuto. Come per ogni professionista quello che conta è la formazione e competenza, allo stesso modo, è fondamentale osservare un elevato senso di empatia e rispetto nei confronti delle problematiche affrontate durante le sedute.
Il ruolo dello psicologo qual è?
Lo psicologo ha un solo obiettivo: migliorare la capacità dell’individuo a comprendere sé stesso e gli altri, inoltre, aiuta il paziente ad attuare un percorso volto alla consapevolezza e alla serenità.
La figura dello psicologo è vittima di diversi falsi miti e pregiudizi quali:
- Non dispensa soluzioni immediate
- Non ti giudica
- Non è un tuo amico, dunque non ti parla come tale
- Non ti dice le cose che devi fare
- Non avvengono guarigioni miracolose
- Non veste i tuoi panni
La scelta dello psicologo risulta essere molto importante, poiché, è la figura ci accompagna durante un momento critico della nostra vita. Di fatto, vi sono diverse sulle quali bisogna riflettere:
- Bisogna determinare il motivo per quale stiamo cercando uno psicologo e cosa ci aspettiamo dalla terapia
- Bisogna accertarsi sulla formazione del professionista, quindi bisogna fare una valutazione delle sue competenze e specializzazioni
- Comprendere e valutare l’approccio terapeutico, poiché, ne esistono diversi
- Analisi dell’affinità che si potrebbe creare o si è già creata con lo psicologo
Infine, bisogna considerare l’eventualità di non riuscire a trovare il giusto psicologo ‘’al primo colpo ‘’’, nonostante ciò, non bisogna scoraggiarsi e si deve continuare a cercare. Come abbiamo già specificato, la terapia è un percorso impegnativo che ha il fine generare cambiamento e benessere, per questo motivo la scelta dello psicologo è cruciale.