Le best practice per migliorare l’economia circolare durante la pandemia

L’economia circolare è diventata un argomento centralissimo dopo la pandemia. Questo perché molte delle abitudini che davamo per scontate sono state stravolte. C’è stata una forte sensibilizzazione rispetto al fare la spesa, spostarsi da un luogo a un altro, alternarsi tra acquisto online e a Km 0. Questa sensibilizzazione ha dato la spinta a quella che è l’economia circolare e lo sviluppo sostenibile!

Dal momento che ci siamo ritrovati tutti contemporaneamente a rivedere la nostra routine, inevitabilmente, il sistema economico-sociale ne ha risentito. Se da una parte si sono registrati danni molto gravi sotto diversi punti di vista, dall’altra, il lockdown ha aperto scenari interessanti per l’economia circolare. Dalla lezione appresa durante questo periodo, abbiamo sicuramente imparato tanto e lo shifting verso un diverso modello economico appare ora più necessario che mai. Lo spreco non è più giustificabile e non è possibile pensare di continuare a “consumare” le nostre risorse senza pensare al futuro.

Alla luce di questo nuovo scenario, nell’articolo approfondiremo cos’è l’economia circolare e quali sono le best practice che ognuno di noi può adottare.

Cos’è l’economia circolare

La Ellen MacArthur Foundation, una delle più grandi fondazioni private degli USA, definisce l’economia circolare come “un’economia pensata per auto-rigenerarsi”. Questo sistema economico si basa sul riutilizzo di materie prime e materiali durante più cicli produttivi. Gli scarti generati sono ridotti al massimo.

Il modello economico lineare, basato sulle tre fasi “take – make – dispose” (prendere, fare, buttare via) è pensato per un ecosistema in cui le risorse e l’energia abbondano. Se secoli fa questa era la scelta più logica, appare evidente come oggi questo modello non sia più adatto per le nostre esigenze. La pandemia ha fatto risuonare diversi campanelli d’allarme, in tal senso, non tanto per il Covid in sé, quanto per le ripercussioni generate sul sistema. È impensabile sfruttare risorse ed energia senza avere un progetto che consideri anche il futuro.

Trovare un modo per ridurre gli sprechi è l’obiettivo di tantissime iniziative per il sostegno dell’efficienza e il fondamento dell’economia circolare.

Il Modello circolare pone l’attenzione sull’intera filiera coinvolta nel ciclo di produzione e coglie ogni occasione per minimizzare scarti e perdite, limitando l’uso di materia ed energia necessaria. L’obiettivo non è solo produrre, ma farlo prevenendo ripercussioni ambientali negative.

Oltre alla produzione e al consumo, entrano in ballo anche la condivisione, il prestito, la riparazione e il riciclo dei materiali e dei prodotti, così da allungarne la vita il più possibile.

Economia Circolare

Quando il prodotto conclude la sua funzione e giunge al termine del suo ciclo di vita, i materiali di cui è composto vengono recuperati e reinseriti nella biosfera. Il ciclo produttivo si rigenera e si crea nuovo valore.

Transitare verso un modello di economia circolare porta moltissimi vantaggi, come ad esempio un impatto positivo sull’ambiente, maggiore disponibilità di materie prime, aumento della competitività e l’apertura a nuovi modelli di business con conseguente incremento dell’occupazione.

10 Best Practice di economia circolare

Durante gli ultimi mesi abbiamo sviluppato diverse buone pratiche per facilitare la transizione verso l’economia circolare. Alcune di queste le abbiamo sviluppate senza nemmeno rendercene conto! Sprechi alimentari, riciclaggio, controllo dei consumi e condivisione sono solo alcune delle parole chiave legate alle buone pratiche per una transizione verso l’economia circolare. Vediamo insieme 10 esempi:

1. Riciclo corretto degli scarti alimentari

Il riciclo dei rifiuti è uno dei pilastri centrali dell’economia circolare. Un attento riciclaggio degli scarti alimentari consente il loro riutilizzo sotto forma di un composto capace di migliorare la fertilità dei terreni coltivabili. Possono essere anche impiegati nella produzione di biogas e biometano, fonti energetiche rinnovabili.

2. Attenta gestione della dispensa e della spesa

Per quanto possa sembrare banale, la gestione della dispensa e della spesa è una pratica utile all’economia circolare. Sapere con anticipo e precisione cosa comprare prima di andare al supermercato può fare una grande differenza tra una spesa controllata e una impulsiva. Nel secondo caso, il rischio è quello di produrre sprechi ingiustificati e acquistare più del necessario. La pandemia è stata un trampolino di prova, infatti il dover ragionare prima di uscire per fare compere, ha aiutato a ridurre gli scarti.

Tenere sotto controllo le date di scadenza e riutilizzare gli avanzi, è altrettanto importante, poiché aiuta a gestire le scorte in modo efficiente.

3. Ridurre gli Sprechi e i Rifiuti

Fare una specie di “inventario” delle cose che vengono utilizzate quotidianamente. Non solo per capire cosa ci serve, ma anche e soprattutto per sapere cosa non ci serve più. Molte cose possono essere riutilizzate, basta portarle in centri di raccolta dedicati o, addirittura, venderle online affinché qualcun altro ne faccia uso.

Anche il preferire oggetti multiuso rispetto a quelli usa e getta è ottimo: il riutilizzo è un pilastro nell’economia circolare, così come la plastica è una delle grandi piaghe del presente.

4. Sostenere la rete di negozi del vicinato

La pandemia ci ha costretti a fare compere solo in zone vicine a casa. Quella che per molti è stata una “tortura” ha invece messo in evidenza l’importanza dell’economia di quartiere. Molti artigiani e botteghe hanno potuto affrontare la crisi grazie al fatto che i grandi centri commerciali fossero “fuori portata”. Attraverso l’attività collettiva si è potuto sostenere le piccole realtà locali. Come conseguenza naturale, si è anche ridotto il traffico cittadino e ne ha giovato la salute dell’ambiente!

5. Spostamenti con modalità più sostenibili

Gli spostamenti con modalità sostenibili sono stati un altro grande esempio di economia circolare. Si è ridotto l’inquinamento e il consumo di carburante, in favore di biciclette e passeggiate. Molte città e molti governi stanno decidendo di puntare su modalità di condivisione. Sono moltissime le soluzioni di car, scooter o bike sharing disponibili in molti centri urbani. Anche il noleggio di autovetture diventa una scelta sostenibile in tal senso, basta solo ricalibrare i nostri standard quotidiani.

Spostamenti Sostenibili

6. Alloggio Sostenibile

Mai come in questo periodo, la casa è diventata un ambiente dalle mille sfaccettature. Abbiamo reinventato gli spazi domestici come uffici, palestre, scuole. Cosa c’entra questo con l’economia circolare? Moltissimo, se si analizza il contesto. Poter lavorare da casa senza dover andare in ufficio tutti i giorni vuol dire ridurre i consumi energetici e l’inquinamento. Il balcone può diventare un piccolo orto dove coltivare prodotti di prima necessità. Grazie allo Smart Working (che ancora è lontano dal suo reale potenziale) cambia il concetto di “orario di ufficio” e apre le porte ad un modello rivolto all’efficienza legata al raggiungimento degli obiettivi. Questo ha un impatto non indifferente sulla sostenibilità ambientale, sociale ed economica.

7. Sostenibilità Domestica

Grazie alla moderna tecnologia, è possibile implementare sistemi di energia rinnovabile nella propria casa e renderla più sostenibile. Impianti fotovoltaici e sistemi idrici efficienti consentono di abbattere i costi e i consumi. La possibilità di poter generare energia in casa e l’avvento della domotica apre a nuovi scenari. Si vengono a formare figure chiamate prosumer, ossia consumatori e produttori allo stesso tempo. Vedremo nel prossimo esempio come.

8. Domotica

La domotica è l’applicazione di sistemi tecnologici e smart all’abitazione domestica. Quando a gestire la rete energetica di casa è un’intelligenza artificiale, è possibile impostare i consumi e ridurli al minimo. Luci e televisori che si spengono quando non c’è nessuno per usufruirne, contatori che regolano il quantitativo di energia necessaria, sono solo alcuni dei vantaggi della domotica.

Si parlava prima di Prosumer, figura che nasce grazie all’impiego delle smart grids, reti intelligenti che comunicano da vari luoghi e consentono la condivisione dell’energia prodotto. In questo modo il consumatore diventa anche produttore e aiuta lo sviluppo dell’economia circolare.

Domotica ed Economia Circolare

9. Commercio Online

Lo shopping online era già ampiamente utilizzato prima del Covid-19, ma in questo periodo ha avuto una spinta decisiva. Moltissimi imprenditori hanno scoperto l’importanza dello shopping online. Tantissime start up hanno fornito servizi a domicilio, o semplicemente in digitale. Si sono creati nuovi scenari e se ne sono potenziati altri, ma il web a dimostrato ancora una volta di essere motore di una delle più grandi rivoluzioni dell’umanità. La trasformazione digitale è in atto da diversi anni e con gli ultimi avvenimenti è diventato evidente a tutti.

10. Sostenere iniziative che promuovono l’economia circolare

Proprio a proposito di Start Up, è bene dire che sono numerosi i progetti nati per accelerare lo sviluppo sostenibile e l’economia circolare. Giovani imprenditori brillanti hanno creato veri e propri laboratori per fronteggiare i danni che negli anni abbiamo arrecato al pianeta. Sostenerli vuol dire fare la propria parte per la salvaguardia dell’ambiente e per rendere il mondo un posto migliore!

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