Biodiversità: significato e implicazioni del termine nel 2022

Il termine “biodiversità” fa riferimento alla totalità degli esseri viventi presenti sul nostro pianeta. Ciò vuol dire che include non solo gli animali e gli esseri umani, ma anche piante e microrganismi.

Il concetto di biodiversità non si riferisce semplicemente alla diversità che esiste sulla Terra, ma rappresenta anche come tale diversità sia fondamentale per la vita di tutti gli abitanti del pianeta.

La biodiversità è infatti essenziale: senza di essa, molte delle risorse naturali su cui facciamo affidamento non esisterebbero. Ciò rappresenterebbe, dunque, una minaccia per la nostra stessa vita.

Tutte le specie naturali sono tra loro strettamente interrelate, all’interno dei vari ecosistemi presenti sul pianeta. Mettere a rischio l’esistenza di una specie significa mettere a rischio l’ecosistema stesso e tutte le sue risorse.

Anche le Nazioni Unite hanno riconosciuto l’importanze della biodiversità. Nel 1992 l’ONU ha adottato la Convenzione sulla Diversità Biologica che riconosce la biodiversità come un elemento indispensabile all’evoluzione e alla conservazione della vita umana sulla Terra.

Biodiversità: una mappa mentale per focalizzare il concetto

Come spiegato in precedenza, la biodiversità (o diversità biologica) fa riferimento alla ricchezza e alla differenza di tutte le specie viventi del pianeta.

Questa diversità così fondamentale per la vita può essere declinata in tre livelli gerarchici:

  • Diversità di ecosistema;
  • Diversità di specie;
  • Diversità genetica.

Il concetto di biodiversità arriva oggi ad abbracciare ogni singolo elemento di diversità umana, animale o vegetale. Ciò include, ad esempio, anche la conservazione delle differenze culturali tra popolazioni differenti. È evidente, dunque, come la biodiversità vada ben oltre il regno animale e come riguardi profondamente anche noi esseri umani.

Diversità di ecosistema

La diversità di ecosistema fa riferimento alla ricchezza e alla differenza degli habitat e degli ecosistemi in cui gli organismi vivono.

Le differenze tra i diversi ecosistemi riguardano sia quali specie li popolano, sia le loro caratteristiche fisiche e strutturali.

Questi due elementi si influenzano a vicenda: da una parte, gli organismi viventi in un determinato ecosistema influenzano l’ecosistema stesso; dall’altra, sono proprio le caratteristiche di un certo habitat a definire quali specie potranno vivere al suo interno (ad esempio il clima o l’umidità).

Per via di questa reciproca influenza, la minaccia di un ecosistema porta necessariamente alla minaccia dei suoi abitanti.

Diversità di specie

La diversità di specie fa riferimento alla numerosità delle specie viventi che popolano un determinato habitat.

Per valutare la diversità di specie all’interno di un ecosistema, viene preso in considerazione sia il numero di specie differenti all’interno dello stesso habitat, sia l’abbondanza di ogni specie, per studiare quale sia la specie che prevale all’interno dell’ecosistema.

Diversità genetica

Infine, la diversità genetica indica la differenza all’interno del patrimonio genetico di soggetti di una stessa specie.

Si riferisce, dunque, alla diversità a livello del genotipo degli esseri di una determinata specie e a come essa si manifesta nel suo fenotipo (ovvero nelle caratteristiche visibili).

La diversità genetica è considerata vantaggiosa per la sopravvivenza di una specie. Infatti, le diverse caratteristiche genetiche rappresentano, potenzialmente, una maggiore possibilità di adattarsi e sopravvivere ad eventuali cambiamenti del proprio habitat naturale.

Biodiversità ed evoluzione

Proprio quest’ultimo livello gerarchico della biodiversità, quello della diversità genetica, è fondamentale per garantire l’evoluzione di una specie vivente.

Quando avvengono dei mutamenti all’interno delle caratteristiche di un ecosistema, la sopravvivenza delle specie che ne fanno parte è direttamente legata alla loro capacità di far fronte a tale cambiamento.

Se alcuni esseri viventi possiedono quelle caratteristiche che gli permettono di sopravvivere all’interno del nuovo ambiente, allora la riproduzione di tali caratteristiche verrà favorita e la specie continuerà ad esistere.

Viceversa, se nessun organismo di quella specie è dotato delle caratteristiche necessarie, la specie stessa è destinata a scomparire.

Biodiversità vegetale

La biodiversità vegetale rappresenta una risorsa fondamentale per la vita sul nostro pianeta.

Gli organismi vegetali costituiscono la base della dieta di tutti gli animali, esseri umani inclusi. Fin da tempi antichissimi, vengono impiegati per la realizzazione di medicinali necessari per la salute umana. Inoltre, le specie vegetali sono fondamentali per l’ossigenazione dell’atmosfera e per la fertilità del suolo.

Le specie di piante esistenti al mondo sono circa 400mila, alcune delle quali a rischio di estinzione.

Al fine di preservare la biodiversità vegetale, sono state create le banche del germoplasma. Le banche del germoplasma (dette anche “banche dei semi”) sono delle strutture in cui vengono depositati e preservati i semi di quelle piante che rivestono un ruolo chiave dal punto di vista alimentare o che sono a rischio di estinzione.

Il lavoro delle banche del germoplasma è fondamentale soprattutto con l’avanzare della crisi climatica, che mette a rischio la salute di moltissime specie di piante e ne minaccia l’esistenza.

Biodiversità marina

La biodiversità marina fa riferimento alla diversità di organismi, di specie e di ecosistemi esistenti negli habitat subacquei.

Il Mar Mediterraneo è una delle maggiori fonti di biodiversità marina al mondo. Infatti, sebbene occupi una superficie inferiore all’1% di tutti i mari del mondo, è in grado di ospitare circa 17mila specie marine (ovvero circa l’8% della biodiversità marina globale).

L’ecosistema marino risulta oggi fortemente minacciato da inquinamento, cambiamenti climatici e dall’eccessivo sfruttamento delle sue risorse.

L’inquinamento dei mari causato da micro e macro plastiche, ad esempio, costituisce una delle principali minacce alla sopravvivenza di moltissime specie marine. Esso rappresenta, dunque, un fattore di possibile riduzione della diversità di specie marina.

La giornata mondiale della biodiversità

Sapevi che esiste una giornata mondiale dedicata alla biodiversità?

Si celebra il 22 maggio di ogni anno.

La data è infatti stata scelta per ricordare l’adozione della Convenzione ONU sulla Diversità Biologica, firmata il 22 maggio 1992 alla conferenza delle Nazioni Unite tenutasi a Rio de Janeiro.

Biodiversità a rischio

La biodiversità oggi viene messa a rischio da diversi fattori direttamente collegati all’attività umana.

Primo tra tutti il cambiamento climatico, che provoca gravi danni agli ecosistemi sia terrestri che marini, quali:

  • Aumento delle temperature delle acque marine;
  • Scioglimento dei ghiacciai;
  • Siccità e desertificazione;
  • Catastrofi naturali.

Inoltre, diverse attività umane che sfruttano in maniera non sostenibile le risorse naturali minacciano la biodiversità. Alcune di queste attività provocano, ad esempio, il disboscamento di ampie aree forestali.

Il disboscamento minaccia la biodiversità dell’ecosistema forestale e sottrae al pianeta uno dei mezzi più efficaci per l’immagazzinamento del carbonio: gli alberi stessi.

Quando la biodiversità di un ecosistema viene messa a rischio, tutti gli abitanti di quell’ecosistema subiscono una minaccia. È stato infatti dimostrato che la riduzione di biodiversità espone a rischi drammatici, tra cui:

  • Perdita di fonti di approvvigionamento alimentare e idrico;
  • Maggiore vulnerabilità a calamità e disastri naturali;
  • Riduzione della salute all’interno dell’ecosistema;
  • Aumento dell’anidride carbonica nell’atmosfera.

Un’altra conseguenza dell’intervento umano, dannosa per la biodiversità, è la dispersione nell’ambiente di fonti inquinanti. L’inquinamento mette a rischio la sopravvivenza di molte specie animali, portando a pesanti ricadute anche sulla vita umana.

Pensiamo ad esempio alle api. Le api sono responsabili dell’impollinazione delle piante e, dunque, sono fondamentali per la loro riproduzione. Secondo dati IPBES (Intergovernmental Science-Policy Platform on Biodiversity and Ecosystem Services), circa l’87% delle piante selvatiche in fiore del mondo dipendo dall’impollinazione per la propria riproduzione.

La sopravvivenza delle api è oggi fortemente minacciata da inquinamento e pesticidi. Se le api si estinguessero, con loro scomparirebbero anche moltissime specie di piante, mettendo in serio pericolo anche la sopravvivenza degli esseri umani.

Esempi virtuosi di preservazione della biodiversità

REsPoNSO

REsPoNSO è il progetto di WWF mirato a proteggere la biodiversità marina in Sicilia attraverso una gestione più sostenibile della pesca e la riduzione dei rifiuti marini.

Una buona parte dei rifiuti marini è costituita proprio da attrezzi utilizzati per la pesca. Il progetto REsPoNSO ha avuto quindi l’obiettivo di combattere la pesca fantasma (ovvero l’abbandono in mare di attrezzatura per la pesca) promuovendo, quando possibile, il riciclo degli strumenti recuperati.

L’abbandono di attrezzi da pesca in mare mette a rischio la sopravvivenza di molti animali marini, che possono rimanere incastrati nelle reti da pesca o subire ferite a causa dei rifiuti abbandonati.

Il progetto si è occupato anche di formazione e sensibilizzazione degli operatori della pesca e ha portato allo sviluppo di una app che permette di segnalare la presenza di rifiuti marini.

Missione B

Missione B è un progetto lanciato in Svizzera nel 2019 dall’emittente radiotelevisiva SRF e promosso anche da WWF. Il progetto illustra chiaramente come chiunque possa contribuire a preservare la biodiversità, attraverso semplici azioni quotidiane.

Missione B chiede ai cittadini svizzeri di mettere a disposizione un angolo del proprio giardino o un semplice vaso sul proprio balcone, per dare spazio alle piante indigene che rappresentano fonti di riparo e di nutrimento essenziali per la fauna locale.

Attraverso un’azione semplice come quella di piantare in balcone una pianta selvatica, è possibile restituire alla natura uno spazio prezioso.

Save The Queen

Il progetto Save The Queen di Legambiente contribuisce alla biodiversità attraverso la salvaguardia della salute e della riproduzione delle api.

È possibile sostenere il progetto attraverso una donazione oppure adottando un’arnia, ovvero una struttura impiegata dagli apicoltori per ospitare una colonia di api.

Le arnie donate attraverso il progetto sono destinate ad apicoltori biologici, che operano secondo princìpi sostenibili e rispettosi per l’ambiente e che si prenderanno cura della colonia di api.

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