Gli imprenditori sociali hanno come obiettivo quello di risolvere problematiche – sociali, ambientali, tecnologiche – la cui urgenza viene sottostimata o accantonata a favore di altre questioni.
Lavorare per il bene della collettività, per gli imprenditori sociali, spesso implica sacrificare il proprio benessere.
Dal World Economic Forum del 2018 è emerso come manifestare problematiche psichiche sia ormai una consuetudine tra le personalità di spicco dell’imprenditoria sociale.
Ciò impedirebbe ogni forma di cambiamento sociale permanente.
Quindi come si realizza un cambiamento sociale?
Una trasformazione è attuabile solo tutelando il benessere di chi si impegna a garantirla.
La Swab Foundation è stata una delle prime realtà a prendersi cura della salute fisica e mentale degli imprenditori sociali, mettendo in atto diverse iniziative:
- la creazione di spazi di discussione alla pari
- la promozione di Wellbeing series, un movimento globale che studia l’impatto sociale del benessere individuale
- il coinvolgimento dei leader culturali per esplorare la capacità dell’arte di promuovere il cambiamento
Un rapporto dell’Organizzazione Mondiale della Sanità avvalora la tesi che riconosce all’arte un ruolo primario nella prevenzione, gestione e cura delle malattie e nella promozione della salute.
Secondo i leader culturali, l’arte e la cultura sono in grado di connettere comunità distanti per geografia e ideologie, suscitando empatia tra le persone. In un periodo di crisi come quello della pandemia mondiale, fare ricorso al potere salvifico dell’arte può fare la differenza, non agendo direttamente sulla minaccia ma aiutandoci a non arrenderci.
Se il cambiamento dipende dal benessere e il benessere spesso proviene da un bisogno di arte e cultura, è da qui che occorre partire per generare un cambiamento sociale.