Dopo il 2020 le azioni di leader e comunità dovranno essere positive per la Natura

Secondo il WWF, l’attuale comportamento dell’umanità nei confronti del mondo naturale offre una sfida: il mondo che viviamo oggi con l’escalation del cambiamento climatico, con il crollo delle popolazioni di animali selvatici e della biodiversità e sempre più iniquo, deve essere sostituito con un mondo positivo per la natura, dove il rapporto dell’umanità con l’ambiente naturale sia trasformato.

Il 2020 è stato segnato dalla pandemia, che ha depresso le economie mondiali e ha messo fine prematuramente alla vita di milioni di persone, continuando a punire più duramente i meno abbienti.

Molti sforzi per la conservazione della natura sono stati orientati al turismo, ma i luoghi interessati sono stati colpiti a causa delle restrizioni di viaggio e della chiusura delle frontiere.

Intere comunità stanno perdendo redditi e mezzi di sussistenza vitali, che a loro volta rappresentano una minaccia per la fauna selvatica che proteggono.

Il Covid ha sottolineato cosa succede quando il rapporto dell’umanità con la natura si incrina.

Quando si perdono aree naturali intatte del mondo, quando i mercati della fauna selvatica sono illegali o non regolamentati e quando gli allevamenti intensivi sono sempre più frequenti, gli squilibri ambientali si esprimono con tutta la loro durezza.

Il 2020 è stato anche fondamentale per celebrare la speranza e la solidarietà.

Per la prima volta nella storia, 80 capi di stato, e altri ancora, hanno sottoscritto un Leaders’ Pledge for Nature, impegnandosi a invertire la perdita di biodiversità in questo decennio.

Nel 2020 è emersa un’enorme e diversificata voce imprenditoriale per la natura attraverso Business for Nature, con più di 600 amministratori delegati di tutto il mondo che sostengono l’azione e lavorano per ridurre al minimo l’impatto delle loro imprese attraverso la definizione di obiettivi basati sulla scienza.

Sulla base di questo, è emerso anche il Finance for Biodiversity Pledge, che mobilita le istituzioni finanziarie sia pubbliche che private, per la natura e una nuova iniziativa sarà presto lanciata per garantire una migliore divulgazione finanziaria, per far luce sugli investimenti dannosi per la natura in modo che possano essere sostituiti da investimenti positivi per la natura.

Le religioni del mondo – attraverso varie organizzazioni basate sulla fede – hanno chiesto più azioni per la natura, e nel 2021 si faranno avanti con i loro impegni per garantire che il loro impatto sia positivo per la natura.

Anche le reti giovanili, le organizzazioni umanitarie e di sviluppo e i sindaci di numerose città stanno iniziando ad alzare la voce e a dimostrare la loro leadership.

E per finire, il segretario generale delle Nazioni Unite, Antonio Guterres ha fatto un discorso diretto e appassionato a dicembre, implorando il mondo di ripartire con coscienza ed equilibrio, chiedendo una transizione pulita e verde, e una politica positiva per la biodiversità.

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