Umanesimo Ecologico. Il ruolo dell’uomo nella cura del pianeta.

In un’era in cui le attività umane hanno scatenato profonde trasformazioni nel delicato equilibrio ecologico del nostro pianeta, siamo chiamati a riflettere sulle conseguenze delle nostre azioni.

Le attività industriali, l’eccessivo sfruttamento delle risorse naturali e l’inquinamento atmosferico hanno portato il nostro ambiente sull’orlo di una crisi senza precedenti. Tuttavia, in mezzo alle sfide emergenti e alle cause del problema stesso, possiamo trovare una soluzione che prende il nome di: umanesimo ecologico.

Questo paradigma nasce dalla consapevolezza che l’umanità, intesa come specie, possiede il potenziale per agire come custode e “guaritore” della Terra, piuttosto che come suo antagonista.

Possiamo quindi essere la soluzione, al problema da noi causato ma:

Quanto tempo ci resta?
Cosa possiamo fare per ripristinare l’equilibrio del nostro ecosistema?

In questo articolo rifletteremo sul concetto di umanesimo ecologico e proveremo a offrirti una serie di prospettive per iniziare a rendere l’uomo, artefice del destino della terra (e del proprio), in maniera costruttiva e non più distruttiva.

Quanto tempo ci resta per salvare il pianeta?

Le teorie su quanto tempo effettivamente ci resti si sprecano tra ricerche e pubblicazioni più o meno attendibili, di fatto la crisi climatica come una spada di Damocle, incombe sempre più nel nostro immaginario e nelle nostre coscienze, portando a domandarsi sempre più spesso quanto ancora potremmo rimandare.

Gli scienziati e gli analisti, da anni, avvertono che l’orologio terrestre sta inesorabilmente ticchettando verso la fine della sua prosperità, con tutte le conseguenze che questi mutamenti porteranno con sé.

Gli obiettivi dell’agenda 2030 sembrano sempre più difficili da raggiungere e, mentre le emissioni di gas aumentano, assistiamo quotidianamente a cambiamenti climatici devastanti, come scioglimento dei ghiacciai, innalzamento del livello del mare e eventi climatici estremi. Di questo ce ne accorgiamo ogni giorno.

Noi però non amiamo il disfattismo fine a sé stesso quando, dall’altra parte, ci sono infinite possibilità di agire e cambiare le cose.

Come discusso nel film Netflix “Superare i limiti” e in molti altri documentari, pur avendo già pericolosamente intrapreso la strada del non ritorno, c’è ancora la possibilità di invertire la rotta ed è proprio su questa linea sottile che dovremmo iniziare ad agire.

È attraverso di essa che passa infatti l’umanesimo ecologico.

Cosa può fare l’uomo per salvare la terra?

Se come comprovato scientificamente, è larga responsabilità dell’essere umano questo declino, è altrettanta ampia la responsabilità prima e l’opportunità dopo per l’uomo, di diventare un agente di cambiamento positivo che lavora in armonia con gli ecosistemi, al fine di salvaguardarli e garantirne la prosperità, anziché agire consciamente o meno, contro di essi.

In tal senso una visione olistica e un impegno collettivo verso l’ecosostenibilità, sono essenziali al fine di intraprendere un cammino di recupero ambientale.

Le tecnologie pulite, le pratiche agricole sostenibili e l’adozione di energie rinnovabili, possono ridurre la nostra impronta ecologica ma ciò che si rivela veramente strategico e fondamentale, è un profondo cambiamento nella nostra mentalità, uno spostamento verso un approccio in cui i benefici a lungo termine, superino i guadagni immediati.

In questa ottica è necessario partire da piccole azioni da parte di leader e comunità e dalle iniziative di imprese, startup e B-Corp, prima dei grandi impegni e proclami di enti e istituzioni globali.

Il cambiamento inizia sempre dalle piccole consapevolezze, dai piccoli gesti e soprattutto dal basso; se individualmente eseguissimo una sequenza di azioni ecosostenibili, domani avremmo sicuramente un impatto maggiore di qualsiasi progetto europeo.

Sia chiaro, il lavoro istituzionale è fondamentale e con un impatto decisamente notevole sugli equilibri del pianeta ma dobbiamo iniziare ad abbandonare l’idea di delegare questa responsabilità ai soli vertici e iniziare a considerarci come individui che fanno parte di una grande casa che deve essere necessariamente rispettata e verso cui si devono avere delle accortezze ben definite.

Iniziative come quelle di Timberland, Patagonia e altri importanti brand sono un tassello fondamentale ed un esempio da seguire ma ad un livello ancora più profondo, quello personale, attraverso 5 semplici azioni potremmo davvero, ad esempio, invertire da domani la rotta e diventare parte del meccanismo di avvio e accelerazione dell’umanesimo ecologico.

Sii il cambiamento che vuoi vedere nel mondo” diceva Gandhi.

Quindi cosa potresti fare da domani?

5 azioni e piccoli gesti per salvare il pianeta

In Veracura, come modello di acceleratore d’impatto sociale e ambientale progressivo, creiamo progetti per sostenere il nostro pianeta e i suoi abitanti e quotidianamente rimaniamo sbalorditi da quante iniziative vengono portate avanti per cambiare le cose.

Attraverso le nostre competenze nel marketing, nel management e nella comunicazione, cerchiamo di aiutare questi progetti a prendere vita ma abbiamo capito una cosa importante: tu puoi fare la stessa differenza.

Pensaci bene.
Come ci piace spesso ricordare all’interno dei nostri articoli legati a queste tematiche, attraverso un piccolo gesto, moltiplicato per tutte le persone del mondo, la portata del cambiamento potrebbe essere devastante (in senso positivo).

È ma non sarò io a cambiare il mondo”.

È ma tanto gli altri non lo faranno mai”.

Tu inizia, dai il buon esempio e vedrai che domani, probabilmente, ci sarà un’altra persona che contaminata dalle tue azioni, potrebbe fare qualcosa in merito e pian piano come in un grande puzzle, ciò aiuterà a condurci verso un grande cambiamento.
Proprio in questo consiste l’umanesimo ecologico.

In cosa puoi fare la differenza?

  • Riduci, Riusa, Ricicla: un mantra che abbiamo approfondito in questo articolo e che dovrebbe essere alla base del nostro agire quotidiano.


Ridurre significa diminuire il consumo eccessivo di cibo e risorse ad esempio;

riutilizzare significa promuovere l’utilizzo dei beni già disponibili senza rincorrere gli ultimi modelli o affollando case, garage o qualsiasi altro spazio, di strumenti e oggetti inutili;

riciclare significa praticare un riciclo responsabile per ridurre il flusso di rifiuti che finiscono in discarica o negli oceani, salvaguardando e rispettando gli altri ecosistemi.

  • Scelte Alimentari Consapevoli: optare ovvero per una dieta sostenibile che si opponga all’agricoltura e all’allevamento intensivi, alla deforestazione, all’uso di pesticidi e allo scarto eccessivo. Prendere consapevolezza sull’origine del prodotto, sul suo impatto e sul “modello” di produzione, mangiare meno ma mangiare meglio, evitando sprechi, sono alcune delle azioni virtuose che potremmo portare avanti.
  • Risparmio Energetico: ridurre il consumo energetico all’interno delle abitazioni attraverso l’utilizzo di apparecchiature a basso consumo o di una illuminazione efficiente (che inoltre può abbattere le emissioni di gas serra), optare per l’isolamento termico o l’utilizzo di pannelli solari quando possibile e, in generale, puntare ad un consumo minimale delle risorse disponibili.
  • Mobilità Sostenibile: optare per soluzioni green come camminare, andare in bicicletta o utilizzare monopattini; oppure ricorrere al trasporto pubblico, ad una auto condivisa quando non è possibile scegliere le prime opzioni, al fine di ridurre l’inquinamento atmosferico e promuovere uno stile di vita attivo.
  • Conservazione delle Risorse Acquatiche: ridurre lo spreco idrico significa preservare le risorse acquatiche dolci e combattere così l’inquinamento e lo spreco idrico, compiendo ulteriori passi vitali per la salute degli ecosistemi acquatici.

Queste sono solo alcune delle (moltissime) possibilità a nostra disposizione per contribuire alla salvaguardia del nostro pianeta e dell’umanità stesa.

L’umanesimo ecologico è al tempo stesso sfida, necessità e filosofia che ci insegna ad essere custodi e curatori del nostro pianeta, agendo in modo da garantire la sopravvivenza e la prosperità dell’intera comunità globale e dell’ecosistema che ci accoglie.

Attraverso azioni consapevoli, scelte sostenibili e un impegno collettivo, possiamo ancora invertire il corso delle sfide ambientali e costruire un futuro in cui l’equilibrio tra uomo e natura sia finalmente ristabilito.

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