9 giugno 2020 – 31 luglio 2020: due date da ricordare, che segnano il fischio d’inizio e quello finale di una partita ambiziosa e difficile (gli effetti della pandemia li abbiamo sentiti tutti, sin da subito), ma giocata con grande cuore.
E il cuore è stato il vero motore, quello che ci ha spinti ad insistere, convinti che potessimo vincere, perché dove c’è lo sport c’è inclusione, partecipazione, aiuto e passione.
Ci siamo presi un po’ di tempo per festeggiare questo primo traguardo, per trovare le parole giuste, ma adesso finalmente ci siamo.
La motivazione alla base di #PLAYURBAN? Sempre la stessa: lo sport è un diritto fondamentale che non può e non deve essere indebolito nemmeno da una situazione di così grave emergenza.
Ecco, dunque, che questa raccolta fondi promossa dal MECS e ideata e supportata da noi di Veracura e dall’ACSI, ha smesso di essere solo un bel sogno nella testa di tante persone che condividevano un credo comune, e ha preso forma, giorno dopo giorno, fino a diventare una realtà capace di raccontare una storia di grande riscatto.
E il risultato? 15.000 euro, importantissimi, destinati alle prime 8 Associazioni Sportive Dilettantistiche, selezionate dall’ACSI, per garantire il diritto allo sport a 15 ragazzi e ragazze, anche con disabilità, che vivono in condizioni di svantaggio.
Tenere il più vicino possibile attività sportiva, passione e amicizia è l’obiettivo che tutti insieme ci siamo posti di raggiungere, perché, del resto, di che colore sarebbe la vita di ogni ragazzo, se fosse privata di quello primario (che è lo sport)?
L’approccio innovativo dell’iniziativa, basato sul crowdfunding, ci ha permesso di coinvolgere numerosi sponsor e partner come Alessandro Antinelli, Guglielmo Stendardo , Giorgio Avola, Chiara Mormile e Donato Telesca, ACSI, Lega Pro, CityNews, React, OneDay Group, P&Co., Elephant Consulting Group, Produzioni dal Basso e BSG.
E questo è solo il primo mattoncino, il primo trofeo da sollevare e mostrare con grande orgoglio, consapevoli che la strada da percorrere è ancora lunga: perché quando in ballo c’è il bene comune, vincere una sfida non basta, ma senza dubbio è un gran bel punto di ripartenza!