Il sistema WFP nel campo di Azraq e di Zataari

Sono diciassette gli obiettivi annoverati dall’ONU nell’Agenda 2030 per lo Sviluppo Sostenibile: il primo di questi è No Poverty, il secondo è Zero Hunger. Povertà e fame sono legate fra loro ma affondano le loro radici nella disuguaglianza, nei conflitti, nel cambiamento climatico e nei disastri ambientali che ne conseguono.

Per migliorare le condizioni dello stato in cui il 9,2% della popolazione globale vive quotidianamente, la World Food Programme ha sviluppato una tecnologia biometrica che unita a una tecnologia blockchain può essere uno strumento chiave nella gestione e nella distribuzione delle risorse nel contesto delle operazioni umanitarie.

In vista del raggiungimento dell’obiettivo Zero Hunger, La WFP, Programma Alimentare Mondiale delle Nazioni Unite, ha introdotto in Giordania una tecnologia di blockchain all’avanguardia che rende i trasferimenti basati sul denaro più veloci, sicuri ed economici.

Nel campo di Azraq e nel campo di Zataari, i rifugiati acquistano cibo dai supermercati presenti nel campo usando una scansione dei loro occhi invece di contanti, buoni o cartoline elettroniche. Questo è possibile grazie a un sistema basato sui dati di registrazione biometrica dell’Alto Commissariato delle Nazioni Unite per i rifugiati (UNHCR) e sulla tecnologia biometrica a fini di autenticazione. La compagnia che ha sviluppato questo sistema è la IrisGuard, con l’aiuto di Jordan Ahli Bank attraverso la Middle East Payment Systems (MEPS).

 

Illustrazione di un campo di accoglienza

Un sistema che conferisce dignità

 Il sistema di scansione dell’iride è divenuto, a partire dal 2016, una pietra miliare nel programma di assistenza alimentare della WFP, ha dichiarato nello stesso anno il Country Director WFP della Giordania Mageed Yahia. L’innovazione che si cela in questo sistema è racchiusa nella sua ripetibilità su larga scala, nella differenza qualitativa in termini di servizio offerto ai beneficiari dei campi di accoglienza e nella dignità che conferisce alla loro quotidianità.

Quest’ultimo aspetto può passare in sordina quando si pensa a una missione di emergenza, eppure bisogna riconoscere la drasticità dell’impatto che essere costretti a vivere una situazione di instabilità assoluta, come quella conseguente a una guerra, deve avere. Poter acquistare e scegliere gli alimenti dagli scaffali di un supermercato, invece che stare in fila per ricevere la propria razione di cibo, segna la differenza tra il senso di dignità e il senso di miseria a cui sono esposte milioni di persone ogni giorno.

 

FATA, il programma educativo della WFP in Pakistan

 La tecnologia di riconoscimento biometrico può essere un grande alleato su diversi fronti della lotta contro la fame nel mondo e la povertà. In Pakistan, la WFP ha avviato FATA: un programma cash-based che dal 2008 supporta la scolarizzazione delle donne.

Come? Attraverso la lettura dell’impronta digitale, viene segnata la presenza in classe di bambine e giovani donne. Coloro che risultano presenti all’80% delle lezioni mensili, ricevono una sovvenzione di 1000 PKR. In questo modo è possibile sostenere e incentivare l’istruzione delle donne in Pakistan, grazie a questo sistema si garantisce maggiore precisione nella tracciabilità dei contributi e si assicura che siano le dirette interessate a ricevere il denaro.

 

Bambine di spalle e con gli zaini in spalla

Conflitti e fame nel mondo

Siamo abituati a leggere, ascoltare, guardare parole e immagini di distruzione dovuti agli incessanti conflitti globali. In un clima di atrocità come quello a cui siamo esposti, l’informazione diventa un’arma irrinunciabile per contrastare il silenzio della violenza. Parlare di cosa succede, muovere dubbi e domande, fare ricerche e cercare di avere il più chiaro possibile la dinamica di un conflitto diviene la chiave per costruire reti solidali e supportare i territori e le persone succubi degli avvenimenti infausti di cui sentiamo le storie.

Storie di morte, di povertà, di fame. Storie di persone come noi che sognano e immaginano un futuro migliore, come faremmo noi al loro posto. Storie che è necessario continuare a raccontare e tenere in vita anche quando i protagonisti delle stesse non respirano più su questa terra, non vedono più il sole sorgere dietro i palazzi. Per ognuna di queste persone, per ognuna delle loro storie, noi continueremo a batterci e a vincere il silenzio con voce decisa.

 

 

17 obiettivi, una sola lotta

Tutti i progetti, le ONG e le associazioni che aderiscono agli obiettivi stipulati dall’ONU nell’Agenda 2030 per lo sviluppo sostenibile, si impegnano day by day per costruire un presente in cui la povertà, la fame e i disagi sociali legati a questi volgano al termine.

Molto spesso si fa difficoltà a riconoscere come anche all’interno del nostro paese persistano realtà difficili e situazioni di svantaggio.

Veracura ha strumenti diversi rispetto a quelli di cui dispone la WFP ma ha lo stesso obiettivo: garantire uguaglianza e giustizia sociale. Infatti, nello spirito di lotta verso la costruzione di un presente solido per i giovani, Veracura ha ideato META: il progetto di formazione ideato per realizzare l’empowerment, l’innovazione sociale e la rigenerazione sul territorio attraverso una Accademy multidisciplinare gratuita.

Gli obiettivi delineati dall’ONU sono 17 ma la lotta è una sola e “insieme” è il must che rende ogni cambiamento possibile e attuabile.

 

Persone di spalle che camminano

Un focus sull’operato della WFP a Gaza

Dal 7 ottobre metà della popolazione palestinese a Gaza sta morendo di fame: cibo, acqua, medicine e rifugi sono pressocché assenti. La WFP e la Jordan Hashemite Charity Organization (JHCO) a dicembre 2023 hanno condotto la prima missione umanitaria che attraversa la Giordania, per giungere a Gaza. Questa operazione ha reso possibile la consegna di 750 tonnellate di beni alimentari nella striscia, segnando il primo ingresso di 46 camion in un percorso alternativo a quello egiziano, che fino a questo momento era l’unico accessibile.

Sperando che il genocidio che ha luogo da un secolo nel territorio palestinese abbia fine il più rapidamente possibile, è necessario prendere consapevolezza delle conseguenze già reali sulla pelle dei palestinesi. Il sistema WFP, utilizzato nel campo di Azraq, potrebbe essere un primo assaggio di normalità e dignità per il popolo palestinese piegato dai continui attacchi israeliani ma non ci sono alcune dichiarazioni da parte della WFP sulla possibilità di attivare tale circuito in Palestina.

 

Conclusione

Veracura si batte in prima linea per la realizzazione degli obiettivi in Agenda 2030 poiché riconosce come il raggiungimento di ognuno di essi faccia parte della stessa lotta. Gli obiettivi No Poverty e Zero Hunger sono estremamente difficili da raggiungere entro il 2030 ma non sarà questo a spezzare chi crede fermamente che un futuro migliore sia raggiungibile.

L’obiettivo Zero Hunger non è ancora raggiunto ma integrando la tecnologia biometrica, la tecnologia blockchain e altre strategie, la gestione delle risorse nelle operazioni umanitarie e la qualità della vita nei campi di accoglienza migliorano e conferiscono maggiore dignità a chi li abita.

Il diciassettesimo obiettivo in Agenda 2030 è Partrnerships for the goal poiché è chiaro come il futuro in cui crediamo sia realizzabile solo attraverso la costruzione e la salvaguardia della solida rete di realtà che collaborano e cooperano ogni giorno per realizzarlo.
In questa lotta l’alleato più grande è il concetto di insieme, di comunità, di unione.
Veracura c’è e ci sarà, sempre, al fianco di chi combatte per un mondo diverso e un futuro migliore, perché l’unica alternativa possibile è “insieme”.

 

 

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