Che cos’è il make up vegan e cruelty free

Di solito, quando sentiamo nominare il make up o i cosmetici cruelty free, pensiamo a un prodotto non testato sugli animali. Ma quali sono esattamente le normative che regolamentano il testing sugli animali per i cosmetici?

Dal 2009 in tutta l’Unione Europea sono stati vietati la maggior parte dei test sugli animali per il prodotto cosmetico finito e per tutti i suoi ingredienti. Dal 2013 la norma è stata migliorata includendo il divieto di:

  • Qualsiasi test sugli animali per ogni ingrediente del prodotto;
  • Commissionare a soggetti terzi test sugli animali per gli ingredienti contenuti nel prodotto;
  • Commercializzare in Europa dei prodotti testati sugli animali in territorio extra-UE.

Infatti, la norma del 2009 vietava tutte le sperimentazioni sugli animali ad eccezione di tre specifici test: quelli sulla tossicità riproduttiva, sulla tossicità ad uso ripetuto e sulla tossicocinetica.

A partire dal 2013, anche la sperimentazione animale relativa a questi tre test è stata vietata.

Il testing sugli animali

Ma allora tutti i cosmetici che troviamo in Europa sono totalmente cruelty free? Non proprio, la questione è molto complessa. La normativa europea, infatti, presenta due importanti limiti.

Il primo limite consiste nel fatto che la legge vieta tutti i test che servirebbero a verificare la sicurezza di un ingrediente per i consumatori, mentre rimane permessa la sperimentazione animali sulle sostanze che potrebbero provocare rischi per l’ambiente o per la sicurezza degli addetti ai lavori.

Il secondo limite ha a che fare con il commercio dei prodotti al di fuori dell’Unione Europea.

Un’azienda che vende prodotti cosmetici in Europa potrebbe voler interfacciarsi a un partner molto interessante dal punto di vista commerciale, ma che richiede test animali sui prodotti.

È il caso della Cina, dove migliaia di animali continuano a soffrire e a morire, utilizzati come cavie per i test sui cosmetici.

Solo recentemente è stato approvato il divieto alla sperimentazione animale sui cosmetici cosiddetti “generici”, come ad esempio lo shampoo, ma la strada da compiere per eliminare lo sfruttamento animale è ancora lunga.

Ma allora in che modo le aziende cruelty free si assicurano che i prodotti che usano siano sicuri per il consumatore?

In molti casi, le aziende si affidano a quella che viene chiamata “Positive List”, ovvero una lista di ingredienti che erano già stati testati prima del 1976 e che sono stati dichiarati sicuri per gli esseri umani.

Oltre alla Positive List, per garantire la sicurezza dei prodotti è possibile basarsi su statistiche, analisi chimico-fisiche e dei test alternativi a quelli animali, ad esempio le sperimentazioni eseguite su cellule umane in vitro.

Certificazione cruelty free, vegan, ICEA-LAV, PETA: quali differenze?

Mettiamocelo in testa una volta per tutte: cruelty free non è uguale a vegano!

Le certificazioni cruelty free e vegan fanno riferimento a due ambiti diversi. Mentre il certificato cruelty free fa riferimento a un prodotto e a ingredienti non testati sugli animali, la dicitura “vegan” indica una classe di cosmetici realizzati senza alcun ingrediente di origine animale.

Un prodotto può quindi essere certificato cruelty free senza essere vegano, e questo vale tanto per i cosmetici quanto per altri prodotti di uso comune, come quelli per la pulizia della casa.

Il simbolo del cruelty free è il Leaping Bunny, un coniglietto che saltella tra due stelle, mentre il simbolo Vegan è in genere rappresentato da una piantina verde a forma di V.

Le certificazioni cruelty free e vegan sono le due più conosciute, ma ce n’è un’altra che assicura il rispetto degli animali nell’industria cosmetica: la certificazione ICEA-LAV, elaborata dall’Istituto per la Certificazione Etica e Ambientale (ICEA) e dalla Lega Anti Vivisezione (LAV).

Si può dire che questa certificazione riassume sostanzialmente sia quella cruelty free che vegan. Infatti, le aziende certificate da ICEA-LAV non hanno alcun prodotto testato sugli animali e non utilizzano ingredienti di origine animale o testati su di essi.

Anche PETA (People for the Ethical Treatment of Animals) ha una sua specifica certificazione, ancora più rigorosa delle altre.

Le aziende che firmano l’accordo con PETA, infatti, non solo non effettuano e non commissionano test sugli animali e non utilizzano ingredienti di origine animale, ma devono anche intrattenere relazioni solo con fornitori che non testano sugli animali.

Per aiutare i consumatori a compiere scelte di consumo consapevoli, PETA ha anche realizzato la Do Test List, un elenco di aziende che effettuano ancora test sugli animali.

Certificazione vegan e cruelty free

Quali sono gli ingredienti animali più comuni nei cosmetici?

Nel mondo beauty la presenza di ingredienti di origine animale è ancora troppo diffusa, e molti consumatori sono ancora ignari di quanti prodotti animali facciano parte dei cosmetici che usano quotidianamente.

Ecco quali sono gli ingredienti animali più comuni nel make up.

Collagene

Il collagene è una proteina presente in moltissime creme e sieri idratanti e anti-age. Il suo effetto più importante è infatti quello di rendere la pelle elastica e prevenire la formazione delle rughe.

Ma da dove viene il collagene?

Il collagene sintetico che si usa nei cosmetici deriva per la maggior parte dalla pelle e dalla cartilagine dei bovini. Tuttavia, può essere ottenuto anche dalla cartilagine dei pesci.

Elastina

Anche l’elastina viene utilizzata in numerosi sieri anti-age, ma anche in creme per la riduzione delle smagliature. Il suo compito è infatti quello di aumentare l’elasticità della pelle prevenendo la formazione di rughe e inestetismi.

Anche l’elastina viene prodotta dai tessuti cartilaginei e dalla pelle dei pesci.

Cheratina

La cheratina viene utilizzata soprattutto per rafforzare i capelli e proteggerli dagli agenti inquinanti esterni.

Anche la cheratina ha origine animale: viene infatti estratta dagli zoccoli o dalle corna di diversi animali, come bovini e maiali; può essere inoltre estratta dalle piume degli uccelli.

Lanolina

Anche conosciuta come “grasso di lana”, viene ricavato dalla lavorazione della lana della pecora.

Nei cosmetici viene utilizzata per realizzare balsami, emollienti, burro cacao e in generale prodotti per la cura della pelle e dei capelli.

Peli di animali

Già, nell’industria cosmetica spesso dell’animale non si risparmia nulla, nemmeno i peli.

I peli degli animali vengono usati per realizzare i pennelli per il make up e anche le ciglia finte. I peli utilizzati più comunemente sono quelli degli animali destinati al macello, come maiali o buoi.

Tuttavia, esistono anche pennelli in pelo di scoiattolo, che è considerato il materiale più pregiato per realizzare questo tipo di prodotti.

Quali sono i migliori brand di cosmetici vegan e cruelty free?

Fare delle scelte d’acquisto consapevoli è uno dei primi passi per schierarsi veramente dalla parte degli animali.

Gli animali non sono prodotti, né mezzi di sperimentazione per la vanità umana.

Esistono però delle alternative, per acquistare cosmetici che non apportano sofferenza agli animali in nessuna fase del loro processo produttivo.

Ecco alcuni dei migliori brand certificati cruelty free e vegani.

Neve Cosmetics

Neve Cosmetics è un brand di cosmesi italiano 100% cruelty free e vegan.

Il brand non effettua test sugli animali, anche da prima del divieto europeo che abbiamo menzionato precedentemente.

Dal make up alla skin care e agli accessori per il trucco, Neve Cosmetics utilizza infatti solo ingredienti naturali la cui sicurezza è comprovata, e gli unici test effettuati vengono condotti su volontari umani.

Lime Crime

Lime Crime è un brand di make up e hair care americano che ha ricevuto da PETA la certificazione come vegano e cruelty free.

La gamma di prodotti di Lime Crime è perfetta per tutti i make up lovers che amano questo mondo e che vogliono essere certi di acquistare da un brand che ama gli animali.

Non solo make up! Anche le loro coloratissime tinte per capelli sono totalmente vegane e non vengono testate sugli animali.

Manic Panic

E a proposito di tinte per capelli, una delle nostre tinte preferite 100% vegan è Manic Panic.

Manic Panic è un brand di tinte che riesce a coniugare perfettamente il desiderio di aggiungere un po’ di colore alla propria chioma (talvolta anche un po’ pazzo e fuori dal comune) con… l’attivismo!

Infatti, oltre a opporsi al testing sugli animali e all’uso di prodotti di origine animale, Manic Panic dona il 15% dei propri profitti mensili e annuali in beneficienza.

PuroBio

Anche PuroBio ha ricevuto da PETA la certificazione cruelty free e vegan. Inoltre, tutti i prodotti delle loro linee sono biologici, certificati CCPB.

PuroBio, come molti altri brand, non è solo make up, ma anche hair care e skin care.

Come puoi vedere, esistono alternative ai prodotti di origine animale per tutta la tua routine di bellezza, non ci sono più scuse!

Clio Make Up

Già, anche il brand creato dalla beauty guru italiana più famosa di sempre è totalmente vegan e cruelty free.

Sul proprio sito web, Clio Make Up ha dichiarato di controllare rigorosamente tutta la filiera produttiva, per offrire al consumatore dei cosmetici che siano rispettosi dell’ambiente e dei diritti umani.

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