Ikigai: Come trovare il proprio scopo nella vita

Se non riesci a trovare la verità là dove sei, in quale altro luogo speri di trovarla?” – Eihei Dōgen

È un periodo di grandi cambiamenti, ognuno di noi ne è parte e lo vive con emozioni e significati diversi; eppure, nell’era in cui abbiamo a disposizione la tecnologia, la maggior parte delle informazioni è a portata di click e (non in tutti i casi purtroppo) ci viene permesso di essere ciò che siamo o vogliamo essere, sembriamo aver perso la nostra vera identità, la direzione del nostro percorso.


Come trovare il proprio scopo nella vita?
Qual è il mio ruolo in questo mondo?

Se anche tu ti sei post* queste domande, tranquill*, secondo le ultime indagini sempre più persone sono alla tua stessa ricerca.

In questo articolo proviamo allora a fornirti uno strumento prezioso che ci arriva dall’oriente e che, attraverso un rigoroso metodo ed esercizio filosofico, ci può condurre a trovare il senso, la direzione e lo scopo della nostra vita.

Qual è il senso della vita?

A tutti noi, almeno una volta, è capitato di porsi questa domanda.

Nel corso dei secoli molti filosofi, psicologi, scienziati e medici, si sono cimentati nella ricerca di una risposta a questo interrogativo esistenziale e tutti, hanno offerto un prezioso orientamento per darci la possibilità di formulare la nostra soggettiva definizione.

In questo articolo non ti daremo la risposta definitiva (ammesso che esista), né ci occuperemo della destinazione finale del nostro viaggio; cercheremo di fornirti invece, un ulteriore strumento da mettere nella valigia da viaggio che ti accompagna ogni giorno, ogni passo, alla ricerca del tuo significato.

Potresti iniziare quindi con il chiederti: cosa sei chiamato a fare durante il tuo percorso di vita e come si integra esso con il lavoro?

Cos’è “IKIGAI”

Ikigai significato

L’etimologia orientale, in particolare quella giapponese, rivela spesso nelle sue parole molteplici significati.

Proveniente da una saggezza antica, il termine Ikigai sembrerebbe racchiudere al suo interno rimandi al senso della vita, alla propria autorealizzazione, al proprio scopo e molto altro ancora ma, per convenzione e seguendo le indicazioni dei vari saggi sul tema, potremmo definirla come “la ragion d’essere”, “ciò per cui vale la pena vivere”.

La filosofia è, da sempre, impegnata in questa ricerca ed oggi, in un periodo di cambiamento in cui le certezze vengono meno e tutto diventa più fluido e mutevole, avere una stella polare può davvero fare la differenza per noi (e la nostra salute mentale).

Una stella polaredunque che può aiutarci a fornire un senso alle cose che accadono e ad orientarci verso questa o quella scelta.

Pienezza, equilibrio, armonia, riflessione e comprensione, sono alcuni dei dogmi ricorrenti della filosofia orientale che trovano piena applicazione in questo concetto e che, come vedremo, sono il fondamento del metodo stesso.

Qual è il mio ruolo nel mondo

il ruolo nel mondo

Capire quale ruolo abbiamo nel grande gioco della vita non è una cosa semplice; Bettina Lemke, nel suo “Ikigai. Il metodo Giapponese”, ci offre una progressiva lista di domande che possono aiutarci in questo compito tuttavia, in questo articolo, vogliamo concentrarci sul ruolo del lavoro, in questa nostra ricerca.

Purtroppo anni di cultura del lavoro tossica, luoghi comuni e “voci di corridoio”, ci hanno portato a vederlo attraverso un significato spesso distorto e nocivo. Anche se la cultura del lavoro sta già vivendo una rivoluzione invisibile, dovremmo iniziare ad osservarlo come una grande opportunità, l’opportunità ovvero di esprimere attraverso di esso, le nostre potenzialità e la nostra unicità, favorendo il progresso e il nostro ecosistema.

Sotto questo punto di vista il ruolo che scegliamo di interpretare diventa infatti, il nostro principale strumento di espressione e sostegno all’equilibrio delle cose, della vita, come parte di un grande meccanismo a cui apparteniamo prima come specie e poi come individui.

Il fatto di essere diversi, individui appunto, ci porta ad avere un impatto fondamentale nella collettività, in quanto per quel preciso compito, in quel preciso momento, saremo soltanto noi in grado di svolgerlo, grazie alle nostre caratteristiche.

Non si tratta più quindi di vivere passivamente e attendere delle risposte ma di prendere la vita in mano e ricercare il proprio ruolo attivamente sperimentando, creando, mettendosi a disposizione, consapevoli del fatto che ogni giorno la vita ci metterà di fronte un nuovo interrogativo, una nuova domanda e ci porterà verso la responsabilità di agire in tal senso.

Domandati quindi adesso, quali sono le tue capacità che possono contribuire al benessere del pianeta e della comunità?

Come trovare il proprio scopo

Come trovare  il tuo scopo

Seguendo le logiche che costituiscono il modello giapponese, il nostro scopo sembra risiedere nell’intersezione tra 4 aree fondamentali:

1) quel che amiamo fare (e ci fa sentire appagati e realizzati);

2) i nostri punti di forza e le nostre capacità;

3) ciò di cui il mondo (inteso come ecosistema e comunità) ha bisogno;

4) ciò per cui potremmo essere pagati o ricevere qualcosa in cambio.

Più avanti vedremo come trovare concretamente il nostro Ikigai, attraverso l’esempio di Veracura e di come abbiamo espresso le varie voci e intersezioni, in una vision e mission chiare e definite.

È importante sapere prima di tutto però che il concetto di Ikigai, parte da un profondo lavoro di autoanalisi, di esperienza diretta e di ricerca dei propri perché e che esso non è qualcosa di statico bensì di mutevole; infatti, nel tempo, vi saranno cambiamenti interiori ed esteriori che ci porteranno a dover spostare la nostra direzione e il nostro punto di vista ma questo non dovrà essere un problema.

Utilizzando un approccio strategico dovremo infatti imparare a porci sempre dei nuovi obiettivi e delle nuove scoperte da perseguire, frutto di un adattamento al contesto o di un nostro nuovo punto di vista; essi dovranno poi chiaramente essere sostenibili nel lungo periodo e in grado di procurarci da vivere, perché altrimenti non potremmo finanziare il nostro progetto e, di rimando, non riusciremo ad avere un impatto.

Come trovare l’Ikigai

Per ricercare il nostro significato profondo e realizzare la nostra stella polare, abbiamo bisogno di tenere in considerazione altri 4 concetti fondamentali che si intersecano alle aree esposte in precedenza.

Vocazione

Rappresenta tutto ciò che senti dal profondo o vorresti essere. È quella strana sensazione che ti guida nelle scelte che ti fa sentire “piena\o” quando ci entri a contatto. Rappresenta l’impatto che vuoi avere sulle cose, COSA vuoi contribuire a cambiare o creare, ciò che senti avere per te un significato profondo.

Essa si lega chiaramente allo Scopo che potremmo definire il nostro PERCHÉ, quella che in gergo markettaro chiamiamo: unique selling proposition (faccio questa cosa, per questo motivo).

Missione

Rappresenta il COME vuoi realizzare la tua vocazione. Sono tutte quelle azioni, idee, progetti che vogliono raggiungere un obiettivo chiaro e definito, legato al nostro perché; infatti potremmo definire la mission come il convergere di ciò che si ama, in ciò di cui il mondo ha bisogno.

Passione

Ama ciò che fai e non lavorerai nemmeno un giorno della tua vita” direbbe Confucio. Spoiler, non è proprio sempre così; tuttavia è indiscutibile l’importanza delle passioni, del loro ruolo nelle nostre vite e nel nostro benessere. Mentre la vocazione la sentiamo dentro di noi, la passione è tra le emozioni più trainanti ed energetiche di cui possiamo disporre, essa la percepiamo come una spinta a continuare a prescindere dalle difficoltà, dagli eventi e dalla stanchezza; infatti risulta essere l’intersezione tra ciò in cui siamo bravi e ciò che amiamo.

Professione

Forse la più semplice concettualmente, rappresenta la professione che abbiamo svolto, stiamo svolgendo o vorremmo intraprendere. Il lavoro così come lo intendiamo, quello che identifica – in quel contesto specifico – la nostra qualifica, il nostro settore di riferimento, il nostro mestiere; pertanto è facile dedurre che la professione sia la risultante tra ciò per cui possiamo essere pagati e, naturalmente, tra ciò in cui siamo bravi.

L’unione di tutti questi elementi ci permette, a seguito di attenta riflessione ed analisi, di individuare il nostro personale Ikigai.

Case Study: il marketing activism e l’Ikigai di Veracura

In questo articolo abbiamo ripercorso le caratteristiche che determinano la ricerca del proprio Ikigai, capendo che è possibile trovare il proprio scopo nella vita, attraverso la riflessione, l’esperienza e l’unione di precisi fattori.

Ora, se è vero che l’esempio è la più alta forma di insegnamento, vogliamo raccontarvi come potremmo applicare alla nascita di Veracura, il concetto di Ikigai.

La vocazione trova spesso la sua espressione più vera e forte nel volontariato. Aiutare gli altri, l’ambiente, gli animali e in generale contribuire al nostro ecosistema dona quel significato profondo alle nostre azioni e riempie a tal punto il nostro cuore, da farci comprendere realmente il significato di questo concetto.

Veracura come descritto nel nostro Manifesto, nasce al fine di diventare un acceleratore d’attivismo che sviluppa progetti propri e sostiene organizzazioni non profit e grandi aziende nell’ideare iniziative finalizzate ad accelerare il loro attivismo sociale e ambientale.

Immaginando l’intersezione delle aree e dei concetti fondamentali dell’Ikigai, potremmo affermare che Veracura è la risultante tra la vocazione dei founder – agire per indirizzare quote sempre maggiori di profitto a favore del bene sociale e del pianeta, promuovendo la riduzione del profitto privato a favore del profitto comune, per generare prosperità sociale e salvaguardia ambientale – alla nostra professione e passione per il marketing e l’innovation activism: al fine di far evolvere la dimensione non-profit in profit-for-people-and-planet (missione).

Spesso le persone rinunciano alla propria vocazione sociale o ambientale per la paura di non riuscire a farla coincidere con le necessità economiche ma vale la pena sforzarsi per provare a cercare delle soluzioni alternative.

Il marketing actvism in questo senso può ovviare a questa problematica ed è soltanto una delle soluzioni creative che l’Ikigai può aiutarci a trovare o creare.  

Il cambiamento è un processo fondamentale nella vita di ciascuno di noi e attraverso una stella polare possiamo iniziare a farlo ogni giorno, senza però perdere mai se stessi.

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